Commento critico di Lorena Gava
Trevigiana di nascita, Massimiliana Sonego ha conseguito il diploma di laurea in Pittura e Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dopo aver frequentato la scuola libera del nudo. Ha recentemente seguito, nella medesima Accademia, i corsi di incisione con metodologia atossica del prof. Paolo Fraternali. Insegnante alla scuola primaria, da anni espone prevalentemente in Italia con notevole successo di critica e di pubblico.
Dopo gli esordi pittorici legati ad un figurativismo classico che vedeva nelle nature morte il soggetto forse prediletto, intorno al primo decennio degli anni Duemila, l’artista si è abbandonata ad un mondo evocativo astratto e geometrico, calato entro la scomposizione e disarticolazione, quasi araldica, di alcuni oggetti familiari, quali brocche, sedie, tavoli e scatole. La dinamicità che caratterizza i suoi recenti lavori sembra accompagnare, in un flusso di materia gesto, lo scorrere dei pensieri: Massimiliana Sonego dà forma e consistenza al tempo attraverso la concentrazione di entità a lei care che, seppur trasfigurate, mantengono confini visibili e rintracciabili. Le mappe di una geografia personale nutrita di grafismi emozionano per i circuiti magnetici e la stimolante provvisorietà degli oggetti che così rappresentati e scarnificati, restano in attesa, forse, di una ricostruzione o di una riformulazione.
I felici impasti cromatici, esito di stratificazioni e sperimentazioni a lungo elaborate e studiate, aprono a multiformi orizzonti interpretativi. Talvolta la pittura sembra lambire territori della scultura a rilievo, e le immagini sembrano affiorare da un sottosuolo vasto e complesso di memorie individuali e poetiche rese con rara sapienza coloristica. L’ultima produzione contempla lavori di grandi dimensioni e titoli legati alle parole tempo e spazio, assurgono a categorie universali che qui lasciano spazio a latitudini interiori profondamente vissute in cui cielo e terra, immaginazione e realtà, sembrano coesistere e convivere. Lo sguardo è catturato da un estro visionario che apre a proiezioni quasi filmiche, con esiti destabilizzanti che inducono al sogno, all’immaginazione, alla dimensione onirica della fiaba. Le opere di Massimiliana Sonego sono vortici di luce e di segno, potenti mandala offerti ad una sintesi retinica che nel turbinio di linee e campiture, coglie la bellezza di un impeto quasi futurista e surreale.
Tra le più importati esibizioni recenti, ricordiamo le personali a Ca, da Noal (TV), a Palazzo Sarcinelli a Conegliano (TV), alla Galleria Talenti a Portobuffolè (TV) e nel 2018 all’Antico Eremo Camaldolese a Rua di Feletto (TV). Vive e lavora a Conegliano (TV).